Comunicazione Sociale

Comunicatori per vocazione e missione

La comunicazione sociale riempie il mondo e determina la forma della convivenza umana. Interessa quindi da vicino la vocazione dell’educatore salesiano che opera sui fronti della promozione e dell’evangelizzazione. È dunque una dimensione specifica del carisma salesiano.

Fu essenziale in Don Bosco, è appello per ogni educatore, è irrinunciabile nella Chiesa e nel mondo di oggi. Don Bosco fece della sua instancabile attività nella comunicazione sociale un elemento costitutivo del suo essere educatore e apostolo dei giovani e di tutto il popolo.

Comunicazione Sociale

Comunicazione Sociale nel Progetto Educativo Pastorale

La promozione della comunicazione avviene anche operando con progetti orientati a creare processi comunicativi, inseriti nel PEPS. Si evita l’attenzione alle sole attività e opere isolate. Nei progetti educativi pastorali e nei piani di comunicazione devono essere presenti alcune linee operative di intervento in questo settore:

Formazione

all’uso critico ed educativo dei mezzi della Comunicazione Sociale e delle nuove tecnologie.

Coinvolgimento

nella produzione di messaggi e contenuti destinati specificamente ai giovani, utilizzando tutti i mezzi a nostra disposizione.

Valorizzazione

della comunicazione sociale come nuovo spazio di aggregazione dei giovani.

Promozione

e apprezzamento di tutte le forme e espressioni di comunicazione.

La nostra qualità di educatori ed evangelizzatori richiede che siamo comunicatori qualificati. La comunicazione promuove la comunione carismatica e la mobilitazione della missione.

Ci interessa soprattutto la comunicazione interpersonale tra adulto e giovane, tra laici e religiosi, tra quanti sono ricchi di esperienza e quanti muovono i primi passi nella vita, tra tutti coloro che hanno dei doni da condividere.

Il Sistema Preventivo affida l’efficacia educativa principalmente all’incontro diretto, faccia a faccia: incontro di fiducia, di amicizia, di ascolto attento ed interessato.

Occorre, dunque, coltivare la capacità di gestire le dinamiche relazionali: la qualità delle interazioni possono condizionare in modo costruttivo o in modo negativo la formazione della personalità; gli atteggiamenti e gli stili educativi si riflettono sugli stati emozionali, determinandone molto spesso il comportamento.

Siamo in una fase di passaggio, attraversiamo un periodo di profonda rivoluzione tecnologica e culturale, le informazioni e il nostro modo di fruirle si stanno digitalizzando. Tutto sta avvenendo in rete e le giovani generazioni (i “nativi digitali”, “cyberkids”, “click generation”) hanno acquisito un’alta capacità di accesso alla tecnologia e alle competenze d’uso.

La tecnologia è uno strumento liberatorio e di empowerment per i giovani; ma pone una questione educativa: l’approccio alla tecnologia è un passo importante nel percorso di crescita e di affermazione della propria identità.

I media influiscono sulla maturazione della personalità dei giovani, sulla loro scelta dei valori di fondo, sul loro atteggiarsi verso Dio e l’uomo. Ci invitano a riflettere su ciò che sia esteticamente e moralmente eccellente nella formazione dei giovani e sulla loro incidenza nell’educazione.

Contatti

referente Comunicazione Sociale

don Michelangelo Dessì

comunicazioneicc@donbosco.it
+39 06 444 834 08

Ispettoria ICC

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