Formazione
Formazione dei Salesiani dell’Italia Centrale
I Salesiani dell’Italia Centrale sono parte di una comunità globale dedicata all’istruzione e alla formazione dei giovani, in particolare quelli provenienti da contesti svantaggiati. Il nostro obiettivo è sviluppare individui completi, in grado di contribuire positivamente alla società. La formazione dei nostri membri gioca un ruolo fondamentale in questo compito.
Il percorso di formazione di un salesiano inizia con un periodo di discernimento, chiamato aspirantato, durante il quale i candidati riflettono sulla loro vocazione. Successivamente, entrano nel noviziato, un anno di formazione intensiva che consolida la vocazione e l’impegno alla vita religiosa.
Dopo il noviziato, i salesiani fanno i loro primi voti di povertà, castità e obbedienza, e iniziano il periodo di formazione chiamato tirocinio. Durante il tirocinio, i salesiani lavorano attivamente nelle opere salesiane, acquisendo esperienza pratica nella pedagogia di Don Bosco.
Seguono poi anni di studio e formazione ulteriore, durante i quali i salesiani si preparano per il sacerdozio o per la professione religiosa come fratelli coadiutori. Questo periodo culmina con la professione perpetua, quando i salesiani si impegnano a vivere la vita religiosa per sempre.
Riteniamo che la formazione sia un processo continuo. Pertanto, i salesiani sono incoraggiati a sviluppare le loro competenze e a aggiornare costantemente le loro conoscenze, attraverso studi post-laurea, seminari, corsi di aggiornamento e programmi di formazione.
La formazione dei salesiani dell’Italia Centrale si basa sulla pedagogia salesiana, un approccio all’educazione che pone l’amore al centro dell’esperienza di apprendimento. Questo metodo si basa su tre pilastri fondamentali: ragione, religione e amorevolezza.
La formazione salesiana prepara i suoi membri a diventare guide competenti e amorevoli, pronte a ispirare e a sostenere i giovani nel loro percorso di crescita.
Per saperne di più sulla formazione dei Salesiani dell’Italia Centrale, o se sei interessato a unirti alla nostra comunità, non esitare a contattarci. Siamo qui per rispondere alle tue domande e condividere con te la bellezza e la sfida del nostro percorso di formazione.
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Progetto Ispettoriale di Formazione
Il Progetto Ispettoriale di Formazione (PIF), insieme alla sezione formazione del Direttorio ispettoriale, costituisce l’applicazione della Ratio alla vita dell’Ispettoria. Direttorio e PIF stabiliscono “il modo di attuare la formazione secondo le esigenze del proprio contesto culturale, in conformità con le direttive della Chiesa e della Congregazione” (Cost. 101).
Il Progetto offre le scelte concrete da realizzare durante un periodo determinato. Esso tiene presente il Progetto Organico Ispettoriale, in cui si trovano le priorità per la formazione, e il PEPSI che definisce quale percorso ogni comunità è chiamata a vivere nei prossimi cinque anni per ravvivare il carisma salesiano.
Le parti riguardanti la meta verso cui camminare, il profilo del salesiano, la missione condivisa tra salesiani e laici e il profilo del laico sono attinte dal lavoro svolto dal Capitolo Ispettoriale in vista del CG 28, dal documento del CG 28, dalle linee programmatiche del Rettor Maggiore al termine del CG 28, dalla carta d’identità della Famiglia Salesiana e da diversi incontri di studio della CIF.
L’articolazione del documento contiene la meta verso la quale camminare, la situazione della formazione con all’interno il profilo del salesiano e del laico corresponsabile, la missione condivisa SDB-laici, le scelte operative per la formazione dei salesiani e dei laici corresponsabili. Il progetto avrà una durata di quattro anni (2021-2025) e potrà essere rivisto alla luce del capitolo ispettoriale intermedio dopo il CG 28 e della riscrittura del POI.
