Il 150° anniversario della prima spedizione missionaria salesiana

In questo anno di preparazione al 150° anniversario della prima spedizione missionaria salesiana, è bello ricordare i santi Luigi Versiglia e Callisto Caravario, che fanno parte di un lungo cammino di evangelizzazione, che ha visto numerosi missionari offrire la propria vita per il Vangelo. Il loro esempio ci invita a riflettere sul nostro impegno personale nella missione e a meditare sulla nostra vocazione, prendendo a cuore il messaggio di santità che ci giunge dalla loro testimonianza.

In occasione di questo anniversario, abbiamo avuto il piacere di realizzare un’intervista a don Francesco De Ruvo, che con grande disponibilità ha condiviso con noi la sua riflessione.

Quali sono gli aspetti più significativi da diffondere tra i confratelli riguardo all’anniversario del martirio dei santi Versiglia e Caravario?

Stiamo accompagnando i confratelli e le comunità con degli incontri sulla missionarietà. Nel mese di febbraio ricorre la festa di questi due Santi e abbiamo voluto sottolinearla in maniera speciale. L’obiettivo è quello di risvegliare i confratelli in merito a questo argomento e riportare in auge la cultura missionaria che è propria del nostro carisma. Abbiamo inviato una comunicazione ai nostri confratelli con foto e date precise della partenza di questi santi proprio per sottolineare la loro partenza. È l’occasione per approfondire chi sono stati.

Quali eventi specifici sono previsti per celebrare il 150° Anniversario della Prima Spedizione Missionaria?

A livello di Congregazione c’è la spedizione missionaria dell’ 11 novembre prossimo, quindi questo diciamo è l’evento primo al quale vogliamo invitare tutti. Attorno a questa occasione, il giorno dopo verrà inaugurato il museo delle spedizioni missionarie a Genova. C’è stato un grande studio dietro in maniera tale da far recuperare ai nostri confratelli un bagaglio che forse non si ha avuto la possibilità di approfondire troppo. Non solo facciamo una festa per ricordare, ma approfondiamo! La Congregazione ha scelto tre verbi come motto per questo anniversario: ringraziare, ripensare e rilanciare. La costituzione del museo è stata pensata alla luce di questo motto: ringraziare attraverso l’informazione, ripensare attraverso il ricordo che si vuole dare e infine, rilanciare con la speranza che questa sensibilizzazione riporti nella comunità lo spirito missionario nei confratelli, nella comunità salesiana e nei giovani. Altri eventi specifici: sicuramente ci sarà un’attenzione per tutte le comunità educative pastorali per le esperienze estive.

Perché è importante celebrare e ricordare la prima spedizione missionaria in questo contesto?

Credo sia necessario ricordare che siamo tutti fratelli. Non è giusto che esistano muri e differenze sia sociali che culturali. Non può esistere ancora una realtà di questo tipo. Ci dobbiamo prendere tutti in carico tutti, perché tutti abbiamo bisogno di tutti.