
Il Capitolo Generale è un’esperienza davvero unica e in prima istanza un’esperienza spirituale, una vera e propria “Pentecoste salesiana” come l’ha più volte definita don Pascual Chavez, vero faro orientatore di questi prime settimane di Capitolo.
E la sensazione è proprio quella: i partecipanti provengono da tutto il mondo “salesiano” che vuol dire dalle 95 ispettorie salesiane che comprendono presenze in 137 paesi del mondo….e di buona parte di questi paesi qui a Valdocco ci sono i rappresentanti. Ognuno con la propria lingua, la propria storia, le proprie esperienza ma tutti che si riconoscono nel carisma e nella missione salesiana e che sono giunti a Torino con la stessa intenzione: trovare le strade, le soluzioni e le intuizioni affinché la Congregazione salesiana possa raggiungere sempre più giovani per portare a loro il messaggio di salvezza del Vangelo.
In questa terza settimana, il Capitolo è entrato nel vivo affrontando la prima parte del tema capitolare: quello della fedeltà e della profondità della consacrazione di ogni salesiano affinché possa essere presenza profetica e testimoniante nel mondo di oggi.
Naturalmente l’importanza di questo primo tema e la vastità dei punti di vista dei partecipanti hanno portato a un confronto serio e profondo che ha fatto emergere le fatiche e le sfide che il mondo oggi pone alla vita consacrata ma anche le possibilità che essa ha di essere provocazione e via alternativa alla cultura e ai modelli di vita dominanti.
Il lavoro è stato portato avanti attraverso il metodo della “conversazione nello Spirito” che ha aiutato tutti, intanto a sentirsi ascoltati e accolti ma ha permesso anche di realizzare sintesi “nello Spirito” che altrimenti sarebbe davvero difficoltoso raggiungere.
E gli ultimi giorni della settimana hanno anche avviato il lavoro su temi più specifici che riguardano l’organizzazione e il funzionamento della Congregazione salesiana. Questo nucleo di lavoro potrebbe sembrare più sterile e “tecnico” ma invece è chiaro a tutti che un’organizzazione come i salesiani (che non ha eguali al mondo per vastità e complessità!) ha bisogno di essere ben guidata, ha bisogno di trovare e sperimentare modelli di animazione e governo anche diversi affinché nelle mutevoli situazioni sociali e religiose del mondo e nei cambiamenti che la stessa Congregazione vive possa continuare al meglio a portare avanti la propria missione: tutto è comunque al servizio della salvezza dei giovani!
Quest’ultimo è un ricordo costante e lo si vede spesso nei momenti di pausa e di attesa attraverso i video e le immagini che provengono dalle presenze salesiane in tutto il mondo: noi siamo qui per i giovani… e i colori, i suoni e la gioia che traspare dai video e dalle foto ci dicono quanto sia bella la missione salesiana!
Concludo, dunque, chiedendo a ciascuno di voi e alle vostre comunità una preghiera affinché davvero possiamo aprirci allo Spirito durante questo Capitolo Generale e arrivare alle indicazioni e alle decisioni migliori perché ogni salesiano, e tutta la Congregazione, possa camminare più fedelmente sulla via della santità e portare la gioia di vivere e la salvezza a sempre più giovani nel mondo.
don Daniele Merlini