Published On: 18 Marzo 2025

Domenica 16 marzo 2025 un gruppo di confratelli capitolari ha raggiunto la città di Genova per visitare la casa salesiana del quartiere di Sampierdarena e i luoghi da cui partirono 150 anni fa i primi missionari salesiani per l’Argentina.

 

“Ma se ghe penso allôa mi veddo o mâ…” questa la canzone degli emigrati genovesi che ricordano la loro amata città da lontano. Genova da sempre ha questa vocazione: accogliere e lasciar partire. Con questo spirito i più di 100 capitolari hanno vissuto una giornata intensa nel capoluogo ligure lasciandosi accompagnare da tante suggestioni che hanno richiamato l’anno speciale che stiamo vivendo in preparazione al 150° della prima spedizione missionaria.

 

La giornata introdotta da don Sergio Pellini, direttore della casa di Sampierdarena, e da suor Anna Maria Spina, direttrice della casa fma di corso Sardegna, e animata da vari membri della CEP, è iniziata con un momento celebrativo su un traghetto all’interno della darsena che ha raggiunto il luogo da dove partivano i battelli a vapore negli anni delle prime spedizioni. Proprio da lì, il 14 novembre del 1875, partiva il Savoie con direzione Argentina. I capitolari sono stati guidati in questo momento attraverso delle tappe scandite dai tre verbi che accompagnano questo anniversario: ricordare, ripensare, rilanciare.

Dopo una breve sosta presso la chiesetta di San Sisto, dove Don Bosco ha celebrato la Messa nella sua prima visita a Genova il 1° gennaio del 1857, la celebrazione eucaristica è stata celebrata nella prima cattedrale di Genova, San Siro, presieduta dall’arcivescovo emerito della città, il card. Angelo Bagnasco. In questa grande chiesa don Bosco ha sostato varie volte per tenere le conferenze ai Cooperatori Salesiani.

Il gruppo ha poi raggiunto la Casa di Sampierdarena dove ha condiviso un buon pranzo e dove ha potuto conoscere meglio i vari ambienti attraverso tre tappe guidate: la storia e il presente della presenza a Genova (don Sergio Pellini, direttore); la sfida e l’opportunità del cortile che vede la presenza di giovani da molte parti del mondo (animatori dell’oratorio con l’incaricato don Piero Ingegnere) e la visita al nuovo Museo delle Spedizioni Missionarie (don Francesco De Ruvo, animatore missionario) che sarà inaugurato il prossimo novembre.

La giornata si è conclusa nella chiesa parrocchiale, dedicata a San Gaetano e San Giovanni Bosco, con un saluto da parte del parroco (don Giovanni Lubinu) e del Direttore che tra le altre cose ha sottolineato “la gioia di sentirsi famiglia e desiderosi di conoscere la propria storia non solo per essere riconoscenti ma per poter riflettere e poter costruire un futuro nella continuità di un carisma che è dinamico ed attento ai segni dei tempi”.

don Francesco De Ruvo, sdb

Qui puoi vedere alcune foto della giornata.