Published On: 27 Gennaio 2021

Da Avvenire, un articolo sulla nuova comunità educante di Alassio. Di Gianmaria Mandara.

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Sono passati 151 anni da quando san Giovanni Bosco ha fondato ad Alassio la prima scuola salesiana fuori dal Piemonte e da allora tante generazioni di studenti e insegnanti si sono avvicendate sui banchi di scuola ma la bussola continua ad essere il carisma salesiano. Molte delle intuizioni pedagogiche di don Bosco sono ora condivise in tanti contesti educativi ma quel felice connubio tra ragione, religione e amorevolezza, pilastri del sistema preventivo pensato dal santo torinese, si possono ritrovare e respirare solamente in una scuola salesiana. In tutti questi anni, inevitabilmente molte cose sono cambiate ma c’è un filo rosso che accompagna la storia del “Don Bosco” di Alassio: la presenza di una bella comunità educativa che quotidianamente sa mettersi in gioco, accogliendo con speranza le sfide del tempo presente. Ne è prova la decisione della circoscrizione salesiana dell’Italia centrale di attuare un rinnovamento delle modalità organizzative e gestionali, affidando l’Opera di Alassio ad un gruppo di laici corresponsabili, sotto la diretta responsabilità e l’accompagnamento della Circoscrizione e confermando la presenza dei salesiani. Pertanto ad affiancare questo cammino ricco di novità ci saranno le storiche presenze di don Giulivo Torri, don Natale Tedoldi, don Mario Perinati e Sandro Mariotti, luminose testimonianze di salesiani innamorati di Cristo, e la persona di don Karim Madjidi, già direttore dell’Istituto di Roma e Firenze e ora direttore a Vallecrosia. A conferma di questa vitalità ed entusiasmo nella Comunità Educativa Pastorale ci sono le tante attività proposte in queste prime due settimane di scuola agli studenti delle medie e delle superiori in aggiunta alle ore di lezione: “scuola in campo”, una esperienza di tre giorni a contatto con la natura nella casa alpina di Nava vissuta all’insegna del gioco, della responsabilità condivisa e della conoscenza reciproca tra studenti e insegnanti; la messa di inizio anno celebrata da don Karim lunedì 20 settembre, proprio nella ricorrenza della fondazione della casa ad opera di don Bosco; il “buongiorno”, un breve spunto di riflessione che quotidianamente apre le giornate a scuola secondo una felice intuizione di Mamma Margherita, e infine l’open day tutti i giorni per permettere a chiunque di “venire e
vedere” e scegliere di poter entrare nella grande famiglia salesiana.