Per i 125 anni della posa della prima pietra della parrocchia, l’amministrazione comunale di Ancona ha voluto ossequiare con Pubblica Benemerenza l’Opera Salesiana di Ancona per il ruolo che ha avuto e ancora svolge per tutta la Città di Ancona.
In una fase di radicale cambiamento del contesto in cui è inserito l’oratorio e la parrocchia “Sacra Famiglia”, che ha visto il quartiere trasformarsi da zona benestante ad ambiente di grande immigrazione, l’integrazione risulta la sfida più importante (sono presenti famiglie provenienti da 101 nazioni diverse): una sfida di integrazione sociale, culturale e soprattutto religiosa.
La comunità educativo pastorale salesiana cerca di essere un faro in una realtà così delicata e frastagliata, tentando di rispondere alle tante esigenze del territorio, in particolare per i numerosi giovani, ormai di seconda o terza generazione, giovani spaesati – è proprio il caso di dirlo – perché non si sentono più appartenenti alla loro cultura di origine e al tempo stesso fanno tanta fatica ad essere accettati nel nostro contesto. Sono soprattutto loro a trovare nel nostro oratorio, con le sue dinamiche di accoglienza e le tante attività, un ambiente di riferimento per costruire una propria identità e un luogo in cui crescere e realizzare insieme quella civiltà dell’amore, che ogni cuore umano desidera. Una realtà, insomma, che si va sempre più caratterizzando per la sua attenzione al disagio e alle nuove povertà e che vuole essere un segno eloquente dell’amore di Gesù per gli ultimi e per i più poveri.
In tale contesto nella serata di venerdì 4 maggio, il Sindaco Daniele Silvetti ha consegnato a don Giampiero De Nardi, direttore della casa salesiana, la pergamena di Civica Benemerenza. Un bel gruppo di ragazzi e amici dell’opera ha accolto e sottolineato il momento di consegna con un sonoro applauso, tanto da richiamare l’attenzione del presentatore della serata, che ne ha sottolineato benevolmente la presenza.