Quest’estate cinque giovani del Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Centrale hanno vissuto la loro esperienza missionaria estiva presso le FMA in Benin. Ci raccontano qualcosa delle settimane trascorse.
“Entrate in punta di piedi con i sandali in mano”. Questa è la frase che ci ha accompagnato in queste tre settimane di missione. Quest’ultima si è svolta a Cotonou, in Benin nella comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice, salesiane di don Bosco, che sin dal primo istante ci hanno fatto sentire a casa. In questa esperienza siamo stati a contatto con diverse realtà che ci hanno mostrato alcuni aspetti di questa città affascinante e contraddittoria. Una delle realtà in cui abbiamo svolto il nostro servizio è stato all’interno dell’Oratorio Salesiano a Zogbo, quartiere di periferia di Cotonou. Qui abbiamo partecipato alle attività estive proposte, come basket, bricolage, calcio, danza e coro. Sono stati tanti i ragazzi che abbiamo incontrato, con cui abbiamo condiviso momenti di gioco e divertimento. Ci ha stupito come, girando per le vie del quartiere, abitato da tanta povertà, l’oratorio sia uno dei pochi punti di incontro, o forse l’unico, spensierato e gioioso per i ragazzi di Zogbo.
Quotidianità, complessità, fiducia queste sono le parole che possono descrivere la realtà del “Foyer Laura Vicuña” presente all’interno della comunità che ci ha ospitato.
Quotidianità. Le ragazze che vengono ospitate qua vivono come una grande famiglia, condividendo non solo i momenti di gioia, festa e fraternità, ma anche, e soprattutto, quelli di fragilità, dolore e difficoltà.
Complessità. Ognuna di queste ragazze dietro e dentro di sé porta una storia segnata da sofferenza poiché alcune di loro sono vittime di violenza, abusi e maltrattamenti, ma nonostante questo in ognuna di loro si può vedere la forza, la speranza di un futuro migliore e tanto amore.
Fiducia. Le suore all’interno della comunità e tutte le educatrici si prendono cura di loro come se fossero delle figlie, cercando ogni giorno nuove opportunità per provare ad assicurargli un futuro migliore.
Sebbene queste ragazze abbiamo una storia passata difficile, con il tempo si affidano e si lasciano amare con coraggio dalle FMA e da tutta la comunità educante. In queste tre settimane abbiamo vissuto con loro momenti di preghiera, gioco, ballo, laboratori di creatività e studio; inoltre non sono mancati momenti di condivisione dei loro lavori quotidiani, come cucinare, lavare panni e giardinaggio. Queste ragazze, nonostante le difficoltà che hanno incontrato e incontrano ogni giorno nella loro vita, continuano a sognare e si impegnano per realizzare i loro sogni e lo fanno affidandosi totalmente a Maria e a Dio, lasciandoci senza parole.
– Perché continui a fare quello che fai?
– Perché?! Sono solo bambine, solo bambine!
Gruppo Missionario Benin
Angelica, suor Ester, Giulia, Matteo e Suraj