
Da 0 a 100, anzi 105, in 8 ore. Ben poca potenza se si trattasse di una macchina, ma il contesto è ben altro. 105 sono salesiani, una parte dei padri capitolari riuniti a Valdocco per il XXIX Capitolo Generale, venuti a visitare la casa di Alassio, affidata ai laici dall’anno pastorale 2020 – 2021 e dalla quale è stata ritirata la comunità a inizio settembre 2024, da cui lo 0.
Oggi, domenica 9 marzo 2025, otto ore intense, in cui abbiamo ripercorso le vicende che hanno portato don Bosco ad Alassio nel 1869, quando il Comune gli chiese di prendersi cura dell’educazione dei giovani Alassini e non solo. La trattativa portò all’acquisto, per 22.000 lire, il 20 settembre 1870, di un antico convento, primo nucleo dell’attuale Istituto salesiano.
Qui don Francesco Cerruti, primo direttore di Alassio, si occupò dell’attuazione del sistema preventivo e dello sviluppo del suo impianto teorico e il 2 gennaio 1879 don Bosco fondò le prime quattro ispettorie: Piemontese, Romana, Americana e Ligure -Francese, di cui don Cerruti fu primo ispettore.
I salesiani sono stati accompagnati in un veloce tour: dalla scuola, dove, in Auditorium, hanno ascoltato la biografia di Vera Grita, serva di Dio, Salesiana Cooperatrice, al chiostro, dalla chiesa all’oratorio, passando per la spiaggia, per ricordare che la prima concessione demaniale è stata rilasciata dal comune nel 1870 a don Bosco, ulteriore testimonianza delle idee avanguardiste del nostro santo fondatore, per culminare nelle Camerette, il luogo dove alloggiava quando era in visita o dove sostava di passaggio verso la Francia. In esse conservati lo scrittoio, diversi manoscritti originali, l’inginocchiatoio e il seggiolone dove don Bosco riposava.
A mezzogiorno circa la Santa Messa internazionale, in cui il celebrante, don Ivo Coelho Consigliere Mondiale per la formazione, nella predica, ci ha ricordato che “per noi tutti, salesiani e laici, l’unica questione su cui verificare le nostre presenze non è qual è l’impatto del nostro lavoro ma è una domanda di discernimento: cosa vuole il Signore da noi?”
Dopo il pranzo a base di specialità liguri, i capitolari si sono diretti al Santuario della Madonna delle Penne di Laigueglia, che deriva il suo nome dal catalano “pena”, cioè Roccia, per la sua posizione verticale sul mare e dove, dal 2011, si trova un busto di don Bosco in ricordo delle due visite del santo in questa chiesa. In essa nel 1881 don Bosco celebrò una messa e nell’anno seguente, durante tutto il mese di agosto, si ritirò in ritiro spirituale.
“Giornata impegnativa e molto ricca, in compagnia dei salesiani del capitolo generale. E’ stata una esperienza molto positiva. Clima sereno con grande interesse verso la nostra comunità”, così sintetizza uno dei salesiani cooperatori della casa: sicuramente per noi è stata un’occasione molto bella di scambio di esperienze, di condivisione di idee e di narrazione di un’esperienza di affido di una casa salesiana ad un gruppo di laici.
Elisabetta Preve