Tre giorni, quattro temi, cinque giovani confratelli.
Ecco il primo incontro dei SDB tirocinanti 2024/2025. Abbiamo lasciato le nostre case di Cagliari, Frascati, Roma – Borgo e Pio XI e ci siamo dati appuntamento a Genova Sampierdarena per incontrarci, condividere le nostre esperienze e portarci dietro qualche spunto di riflessione per i prossimi mesi di cammino.
Prima di tutto l’immancabile, ma sempre prezioso, tempo di confronto tra le diverse avventure di tirocinio, in un gruppo vario in cui c’è chi inizia il terzo anno e chi è arrivato da un mese nella nuova comunità. Tempo semplice e di racconto, in cui ci ricordiamo che al netto delle differenze di luogo, ambiente e responsabilità che ci vengono affidate, questa esperienza deve essere per ciascuno di noi soprattutto una fase di esercizio nella pratica del Sistema Preventivo e in particolare dell’assistenza salesiana (C 115).
Poi, accolti dal direttore don Sergio, abbiamo rapidamente assaggiato la miriade di attività che ogni giorno animano il cortile e i portici della casa di Genova, e sbirciato gli ambienti che si stanno pian piano preparando per festeggiare il 150° anniversario della Prima Spedizione Missionaria.
Il secondo giorno ci ha visto in dialogo con don Daniele, Vicario del Superiore, sulla vitalità ed intensità del tempo del tirocinio, e poi in ascolto di don Piero Ingegnere sul delicato equilibrio da ricercare (e mantenere) tra la cura di sé e l’impegno apostolico. Al pomeriggio breve trasferimento a Varazze per andare a conoscere un po’ meglio quella casa, anch’essa fondata da don Bosco, ed incontrare, dopo dieci anni dall’avvio dell’esperienza, i laici che la gestiscono, che definiscono loro stessi il paziente zero nella storia di affidamento di opere ai laici nella nostra Circoscrizione. Dieci anni in cui l’oratorio ha continuato a crescere, e ad esser sempre casa accogliente per i giovani di Varazze, alcuni dei quali stavano vivendo in oratorio una settimana di convivenza comunitaria ed insieme ai quali abbiamo celebrato un momento di preghiera serale.
Tornati a Genova, abbiamo passato l’ultima mattinata insieme ai confratelli over75 della Liguria, raccontandoci con loro e condividendo in fraternità la speranza cristiana che guida la missione salesiana.
Tre giorni brevi, anche semplici nelle proposte, ma sicuramente utili e preziosi per stare insieme e ricaricarsi, prendersi qualche proposito di cura all’inizio dell’anno, e ricordarci che il tirocinio è una tappa del cammino verso la maturità della vita cristiana e salesiana, che ha molto più senso e rivela tutta la sua ricchezza quando, di tanto in tanto, ci si ferma un momento a rileggere alcuni passaggi in compagnia di compagni e amici, che percorrono lo stesso sentiero, con le stesse fatiche e le stesse gioie e speranze.
Augusto Cifola, sdb