La nostra ispettoria ha partecipato al congresso con 10 rappresentanti provenienti da Lazio, Toscana, Liguria, Sardegna e Marche. È stato il gruppo più numeroso fra tutte le ispettorie del mondo, segno tangibile di una attenzione ai giovani più poveri sempre crescente nelle nostre opere. A loro si sono poi aggiunti altri membri della ICC invitati dall’organizzazione generale o da enti nazionali e che hanno partecipato all’intero congresso.
Dal 28 settembre e fino a domenica 2 ottobre 2022, a Torino-Valdocco, si è svolto il Congresso Internazionale delle Opere e dei Servizi Sociali Salesiani (OSSS), un importante momento di riflessione e condivisione delle esperienze in questo settore, il cui obiettivo è rafforzare l’identità carismatica dell’azione pastorale in questo campo. All’appuntamento, coordinato dal Settore per la Pastorale Giovanile Salesiana, ha partecipato una delegazione per ognuna delle 91 circoscrizioni salesiane sparse in 134 Paesi del mondo, composta da persone che lavorano nelle loro opere e servizi sociali, per un totale di circa 300 partecipanti, laici e consacrati.
“Don Bosco vedeva chiaramente la portata sociale della sua opera. Lavoriamo in ambienti popolari e a favore dei giovani poveri. Li educhiamo alle responsabilità morali, professionali e sociali collaborando con loro e contribuiamo alla promozione del gruppo e dell’ambiente. Come religiosi, partecipiamo alla testimonianza e all’impegno della Chiesa per la giustizia e la pace. Pur rimanendo indipendenti da qualsiasi ideologia e politica di partito, rifiutiamo tutto ciò che favorisce la miseria, l’ingiustizia e la violenza, e collaboriamo con coloro che costruiscono una società più degna dell’uomo. La promozione, alla quale ci dedichiamo nello spirito del Vangelo, realizza l’amore liberatore di Cristo ed è un segno della presenza del Regno di Dio” affermano le Costituzioni dei Salesiani di Don Bosco (Art. 33).
“Il mondo esiste per tutti, perché tutti gli esseri umani sono nati su questa terra con uguale dignità. Le differenze di colore, religione, capacità, luogo di nascita, luogo di residenza e tante altre non possono essere anteposte o utilizzate per giustificare i privilegi di alcuni rispetto ai diritti di tutti. Come comunità, quindi, siamo obbligati a garantire che ogni persona viva con dignità e abbia opportunità adeguate al suo sviluppo integrale” motiva l’Enciclica di Papa Francesco Fratelli Tutti (n° 118).
In linea con questo spirito e con queste finalità, i partecipanti al Congresso OSSS hanno vissuto quattro giornate di confronto e condivisione, animate da diversi autorevoli relatori, tra i quali segnaliamo: il Cardinale salesiano Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, Arcivescovo metropolita di Tegucigalpa e Coordinatore del Consiglio dei Cardinali; Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani; don Miguel Ángel García, SDB Consigliere per la Pastorale Giovanile; il sig. Jean Paul Muller SDB, Economo Generale della Congregazione Salesiana; don Michal Vojtas, Vicerettore dell’UPS; don Rafael Bejarano SDB, referente delle Opere Sociali nel Settore per la Pastorale Giovanile e coordinatore del congresso; e Carlos Ballesteros, Direttore della Cattedra di Impatto Sociale presso l’Università Pontificia di Comillas, a Madrid.
Ecco le conferenze centrali della giornata:
giovedì 29 settembre – il cardinale Rodríguez Maradiaga ha presentato il tema: “L’approccio sociale della Chiesa”;
venerdì 30 settembre, don Vojtas ha affrontato l’argomento: “Le evoluzioni della dimensione educativa e della pedagogia salesiana”
sabato 1° ottobre, il dott. Ballesteros, ha parlato a proposito di “L’impronta che lasciamo. Sfide e opportunità per misurare l’impatto che generiamo”.
Dopo le conferenze e il tempo necessario per una sessione di domane e risposte, il Rettor Maggiore, Don Á.F. Artime ha moderato un forum con i giovani, che ha approfondito il ruolo degli Exallievi salesiani nelle opere sociali.
Le tre mattinate sono state completate con la possibilità per i presenti di prendere parte ad una gran varietà di mini-corsi inerenti al lavoro salesiano con i giovani più bisognosi; mentre le attività pomeridiane sono state dedicate all’esposizione di buone pratiche realizzate in ogni parte del mondo, alla celebrazione dell’Eucaristia e ai tempi di fraternità, all’approfondimento di altri temi peculiari e al lavoro per regioni o per continenti.
Domenica 2 ottobre c’è stata un’ultima sessione sui mini-corsi e l’ultima tappa del forum dei giovani con il Rettor Maggiore, prima delle conclusioni finali, a cura di don García Morcuende, e della Messa conclusiva, presieduta da Don Á.F. Artime.
Durante il corso dell’evento c’è stata anche la possibilità per tutti di visitare il “Museo Casa Don Bosco” di Valdocco