Published On: 16 Luglio 2024

«Tu per tutti» è il tema dell’estate ragazzi dei Salesiani di Firenze: la storia di don Bosco, riletta alla luce della parabola del buon samaritano sta raggiungendo nel cortile dell’oratorio di via Gioberti circa 110 ragazzi a settimana tra i 6 e 12 anni. Partito l’11 giugno, giorno dopo la fine della scuola, il cammino dei ragazzi, accompagnati da una quarantina di animatori, si concluderà il 5 luglio con la festa finale, ma… dal 7 al 13 luglio per i ragazzi dalla quinta elementare alla seconda media partirà il campo a Castagno d’Andrea a tema «Giuseppe il re dei sogni».

«Siamo nel bicentenario del sogno avuto a nove anni da don Bosco – spiega il salesiano Carmine Ciavarella, incaricato dell’oratorio –, per cui ci è sembrato opportuno riprendere il tema anche durante il centro estivo e, in qualche modo, durante in campo in montagna». 200 anni fa, infatti, Giovannino Bosco, nei prati vicino alla cascina dove viveva, si addormentava sognando ragazzi che bestemmiavano e facevano a botte, trasformarsi in bestie feroci prima e agnellini poi. «Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare. Renditi umile, forte e robusto: e ciò che in questo momento vedi succedere di questi animali, tu dovrai farlo per i miei figli» erano state le parole a Giovannino di quella che si sarebbe rivelata essere la Madonna. Al lavoro, quindi, in questo 2024, per riflettere sul tema del prendersi cura, approfittando della vita comunitaria che si viene a creare nei cortili degli oratori durante l’estate.

«Al mattino abbiamo attività ludiche con finalità formative – continua don Ciavarella –, poi la giornata continua con giochi a squadre e laboratori». Tra questi, anche quello sportivo di pallavolo, dove «i ragazzi hanno giocato anche a sitting volley per comprendere la disabilità» racconta il salesiano. Non mancano poi i laboratori in lingua inglese, come quelli di lego e perline e braccialetti, quello in collaborazione con gli sbandieratori della Città di Firenze, quelli più «classici» di cucina, canto e teatro e quello di storie e scritture persiane, tenuto da due animatori persiani e due afgani, che insegnano a dipingere con le tempere la loro scrittura. Attività, queste, intervallate dalle gite al parco acquatico di Cecina e dalla festa degli oratori toscani del Movimento giovanile salesiano a villa Demidoff lo scorso 21 giugno. «Ogni due venerdì, poi, abbiamo la serata cineforum per tutti i ragazzi delle medie tesserati dell’oratorio, anche quelli non iscritti all’Estate ragazzi» racconta don Carmine.

Dopo le prime due settimane e a conclusione delle quattro, ci sono poi le feste di metà Estate ragazzi e la festa finale: «sono delle accademie dove i ragazzi si esibiscono e mostrano alle famiglie quello che hanno imparato durante i laboratori: danno soddisfazioni sia ai ragazzi che ai genitori e si viene a creare un bel clima sia tra i più piccoli che tra le famiglie e la parrocchia» spiega il sacerdote. Può accadere anche che «qualcuno venga a chiedere l’iscrizione per i percorsi di catechesi in vista dei sacramenti, succede anche a chi non aveva mai fatto un percorso simile; le famiglie trovano un luogo accogliente e cordiale che non guarda al guadagno economico, ma al benessere dei figli» e così rimangono. «Ci ha premiati anche chiedere un prezzo abbastanza basso, quello che chiede il Comune per la fascia di Isee più bassa, quindi qualcuno non ha aspettato di vedere se rientrava nelle graduatorie comunali ed è venuto subito da noi» racconta ancora. E per chi è in difficoltà «abbiamo avuto l’opportunità di far partecipare gratuitamente 20 ragazzi con Isee sotto i 20 mila euro al centro estivo e al campo a Castagno grazie al bando “Estate insieme” della Fondazione CR Firenze che abbiamo vinto» dice.

Quanto agli animatori, invece, «15 su 40 circa seguono progetti di scuola lavoro: alcuni vengono dall’Istituto Peano, venivano spesso a giocare in cortile e li abbiamo coinvolti, mentre gli altri sono della nostra scuola» dice don Carmine. Tutti gli altri «hanno frequentato i nostri gruppi apostolici durante l’anno». Ma, «siccome l’animazione è una cosa seria – è, in particolare negli ambienti salesiani, la proposta di stare in mezzo ai piccoli con Gesù Buon Pastore come modello e don Bosco come compagno di viaggio – 9 dei nostri giovani stanno partecipando anche ai campi di formazione per animatori del Movimento giovanile salesiano dell’Italia centrale» dove, tra le altre cose, si approfondisce il Sistema preventivo di don Bosco, si visitano i luoghi della sua vita, si apprendono le principali tecniche di animazione e si prova, insieme, ad essere «buoni cristiani e onesti cittadini», per tornare a spendersi poi nei cortili di casa propria.

 

Da ToscanaOggi, di Irene Funghi