Genova Sampierdarena, 17 giugno 2023
Tra le tante espressioni che si possono ricordare di Mamma Margherita a don Bosco riguardo il sacerdozio ce ne sono tre molto significative: “Iniziare a dir messa significa iniziare a soffrire”; “E se diventi sacerdote, raccomanda e propaga sempre la devozione di Maria”; “Se ti facessi prete e per disgrazia diventassi ricco non metterò mai più piede in casa tua. Ricordatelo bene”. La trama e l’ordito sono gli elementi fondamentali per la bellezza e la preziosità di un arazzo. Così nella vita di un sacerdote l’intreccio tra la storia della sua famiglia, della mamma e del papà e la chiamata di Dio giocano un ruolo fondamentale.
Così è stato anche per don Marco Tagliavini, ordinato sacerdote nella parrocchia don Bosco di Genova Sampierdarena sabato 17 giugno, memoria liturgica del cuore immacolato di Maria, per l’imposizione delle mani di sua Eccellenza mons. Alberto Lorenzelli, con la partecipazione sentita di tanti confratelli, giovani, adulti in una chiesa gremita e in una celebrazione emozionante.
La storia di don Marco è intessuta di gioia per la presenza del Signore e di sofferenza per la malattia della sua mamma Carla, rimasta in coma per 21 anni, fin da quando Marco aveva sette anni. La presenza del papà Lorenzo, l’accoglienza della casa salesiana di Sampierdarena attraverso la scuola prima e l’oratorio poi, alcune esperienze significative di animazione tra i giovani, hanno permesso al Signore di entrare gradualmente nella vita di don Marco e di trasformare radicalmente la drammaticità di una malattia di una mamma, transustanziandola in un’esperienza di risurrezione e di vocazione.
Ancora oggi il Signore continua a chiamare operai nella sua messe e cerca cuori disponibili ad accogliere il suo invito. Don Marco è stato costituito “pastore secondo il suo cuore” e i giovani e gli adulti presenti hanno colto, durante l’ordinazione e la celebrazione della prima Messa, questo messaggio incarnato. E sì, ancora oggi, Gesù si serve di suo ministri per continuare a esercitare il suo sommo sacerdozio e li costituisce sacerdoti per perpetuare il dono del suo corpo agli uomini e la remissione dei peccati.
La gioia della comunità ispettoriale dell’Italia Centrale, della famiglia Tagliavini e della comunità salesiana di Sampierdarena diventa seme fecondo per altri giovani che il Signore chiama a lavorare nella sua vigna.