Published On: 7 Ottobre 2024

Tradizionale appuntamento formativo che apre ogni anno il cammino delle Comunità Educativo Pastorali Salesiane dell’Italia Centrale è quello proposto dal Delegato di Pastorale Giovanile e della Formazione. Quest’anno il tema è stato d’obbligo: stimolati dal Giubileo è stato proposto il titolo “Rimettere i debiti. Chiamata per ogni CEP nell’Anno Santo Giubilare”. Ogni CEP ha scelto l’appuntamento o pomeridiano del venerdì 04 ottobre o mattutino del sabato 05 ottobre, nella forma del webinar.

Introdotti da don Andrea Lupi all’etimologia della parola “giubileo”, siamo stati accompagnati dentro al testo di Deuteronomio sul senso del rimettere i debiti e le indicazioni scritturistiche sull’anno giubilare, per giungere al testo evangelico lucano sul ripensare il rapporto debitore – creditore e la logica del rimettere i debiti. L’incontro formativo è stato guidato da don Francesco Valente, economo ispettoriale e dal suo primo collaboratore, il dott. Simone Borgogna, che ci hanno aiutato a ripensare alcuni temi, che a cascata sono stati aperti dal tema generatore: il rapporto con il denaro, le persone e il Creato, passando per l’esperienza di don Bosco e ai tanti debiti contratti per il bene dei ragazzi.

Il confronto con l’Insegnamento Sociale della Chiesa e il Catechismo della Chiesa Cattolica ci ha aiutato a scendere in profondità nelle conseguenze concrete delle scelte economiche delle nostre comunità, in termini di sostenibilità e di rispetto nei confronti del creato, delle leggi dello Stato, dei diritti dei lavoratori.

L’incontro è proseguito poi nel locale con un tempo di confronto all’interno dei singoli Consigli delle CEP guidati da alcune domande, con la possibilità successivamente di risonanze in plenaria.

Grati per l’esperienza vissuta, abbiamo concluso con l’ascolto delle esperienze di microcredito, per le quali l’economista Muhammad Yunus vinse il Premio Nobel per la pace nel 2006. In quest’anno certamente ogni CEP continuerà a riflettere sulla sfida di una gestione condivisa dei beni e delle risorse, che si faccia capace sempre più di quella solidarietà che l’anno giubilare ci ricorda essere espressione di vera libertà e di ricchezza nel dono.