Published On: 9 Marzo 2023

Da “La Voce di Genova”.

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La scommessa è ambiziosa e gravita intorno al numero 150: esattamente come quell’ultracentenario compleanno che l’Opera Don Bosco festeggia e che l’istituto dei salesiani ha ambito a tradurre sul territorio genovese in termini di posti di lavoro e opportunità concrete.

Attraverso una formazione puntuale e legata alle reali esigenze delle aziende sul territorio.

I numeri

Così sono arrivati primi numeri: ventotto assunzioni in ambito meccatronica, dodici in ambito informatico, sette nell’elettromedicale e sei in attività ospedaliero/sanitario. Sono stati introdotti all’apprendistato trenta ragazzi in pmi genovesi in ambito elettrico, elettronico e termoidraulico per la sede di Sampierdarena e altri quarantacinque in ambito elettrico e meccatronico, di cui ventidue ad oggi assunti. Il progetto andrà avanti ancora per tutto quest’anno, per cui non è difficile credere che i 150 posti di lavoro “tondi” possano essere raggiunti.

L’evento al Ducale il 6 marzo

“Abbiamo davvero lanciato il cuore oltre l’ostacolo – ci dice Don Sergio Pellini direttore dell’istituto salesiano- e credo che riusciremo non solo a vincere questa sfida ma soprattutto a dare motivi di speranza e fiducia ai giovani affinché mettano a frutto le proprie risorse e possano costruirsi degli orizzonti a partire dalle proprie ispirazioni e capacità. Il prossimo 6 marzo porteremo i risultati di questa straordinaria esperienza all’interno di un evento al Palazzo Ducale alla presenza della politica e delle istituzioni nazionali e liguri per dare il segnale che noi ci siamo, accanto alle forze civili, a fare la nostra parte”.

Lo sportello

Accanto al macro-progetto dei 150, c’è lo “Sportello Informa Lavoro e Studio” gestito dall’associazione “Il Nodo sulle Ali del Mondo” attivato nell’aprile 2022 nei locali Caritas dell’istituto di Sampierdarena che ogni lunedì mattina, dalle dieci alle dodici, accoglie giovani o anche adulti che cercano lavoro, ricollocazione, formazione e orientamento. E’ un satellite indispensabile, anche per accogliere bisogni che non possono essere inseriti nei percorsi Cnos Fap collegati alle aziende.

“Non vogliamo sostituirci al pubblico – racconta Romana Pian, responsabile dello sportello – anzi, vogliamo segnalare e indirizzare ai centri per l’impiego e per la formazione. Aiutiamo a compilare il curriculum, a comporre lo speed, a controllare i concorsi pubblici. Il nostro ‘taglio’ è quello di prendere in carico la persona, ricordarci di lei e tenerla presente se capitassero occasioni di cui veniamo a conoscenza. Siamo nati da poco per poter fare bilanci ma quello che ci auguriamo è di poter fare rete con associazioni pubbliche o di volontariato del territorio. Questo ci aiuterebbe ad avere un ruolo più istituzionale e poter intervenire con più efficacia”.

Perlopiù si rivolgono allo sportello extracomunitari e giovani donne con figli a carico che cercano lavoro come badante: ignorano i servizi sul territorio e spesso sono senza permesso di soggiorno. Tuttavia, anche lo sportello, in maniera diretta, ha prodotto risultati: sono state collocate due badanti, un’impiegata amministrativa in un’impresa edile, un giovane in una grande azienda dell’elettronica. Ad oggi, lo sportello ha anche delle posizioni per cui ancora si ricercano persone: quattro banconiste per tre rosticcerie e una persona con patente per le consegne.

Gli ex allievi
L’introduzione al lavoro da noi funziona- aggiunge infine Don Sergio- anche perché abbiamo un’ampia rete di ex allievi dell’istituto, spesso imprenditori e professionisti, che dimostrano disponibilità concreta a dare opportunità di lavoro. Questo rende possibilità di inserire adeguatamente le persone. Non è facile, tuttavia. Ma noi ci crediamo e questo progetto è per noi uno dei modi migliori per celebrare i nostri 150 anni”.