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L’11 maggio si avvicina e con esso una giornata di sport pensata per tutti i ragazzi delle case del Lazio e dell’Umbria, un evento che promette di unire divertimento e spirito di squadra. Per scoprire di più su questa giornata speciale, abbiamo intervistato don Marco Tagliavini, che ci ha raccontato l’importanza di questa iniziativa per le case e i giovani. Tra gare, tornei e attività all’aria aperta, l’obiettivo è promuovere un sano stile di vita e rafforzare i legami tra i ragazzi. Ecco cosa ci ha raccontato don Marco:
Come mai è nata questa iniziativa e che scopo ha?
Il Momento Giovanile Salesiano vive di vari eventi e percorsi molto diversi. Volevamo trovare il modo di coinvolgere i giovani e di renderli partecipi di un’iniziativa che esulasse da quelle formative o apostoliche. La dimensione sportiva mi è sempre sembrata uno splendido modo per coinvolgere i giovani che frequentano i nostri ambienti, ma che non sono interessati ad altre iniziative che promuoviamo. Ci siamo detti di organizzare una giornata di tornei che unisca sia i giovani dei gruppi delle nostre case, sia i giovani “del cortile”, che si avvicinano a noi solo per una dimensione di gioco. Speriamo che diventi una tradizione… questa è solo una prima edizione di molte!
Avete già stilato un programma di attività?
Alcuni dettagli li definiremo in base alle iscrizioni dei giovani. L’idea di fondo è organizzare quattro tornei: calcio, basket, pallavolo e palla avvelenata. Questi giochi vogliono andare oltre le tipiche attività sportive e valorizzare la dimensione del gioco. Oltre a questi tornei, vorremmo organizzare una sorta di fiera, affinché nessuno venga escluso. Ci saranno stand di animazione e giochi da tavola. Così tutti potranno essere coinvolti e occupare il tempo di attesa tra una partita e l’altra.
Ci saranno anche dei momenti di preghiera?
Si, certo. Abbiamo pensato di dare la possibilità all’inizio o alla conclusione della giornata di partecipare alla Messa. Molti ragazzi spesso sono di altre religioni, per cui daremo la possibilità a chi vorrà. Stavamo pensando di fare delle riflessioni ad inizio di ogni partita, non solo per spiegare ai ragazzi l’importanza del momento educativo ma anche, in quanto Salesiani, di spiegargli che siamo lì per un fine più alto, ovvero l’amore di Dio. Sarà accessibile a tutti, soprattutto per chi si affaccia all’oratorio non per attività organizzate.
Saranno previsti dei premi?
Abbiamo previsto alcuni premi per “alzare il trofeo della vittoria” tutti insieme e delle medaglie. Ci piacerebbe includere anche il quartiere e i suoi esercizi commerciali per cui vorremmo mettere in palio dei buoni e anche dei giochi da tavolo affinché i ragazzi possano incontrarsi e giocare insieme ancora una volta.