Published On: 7 Dicembre 2023

Don Gino Berto, direttore delle comunità educative pastorali di Firenze e Scandicci, con un saluto dedicato all’Associazione di promozione sociale La Melagrana, sprona a proseguire l’opera di Don Bosco nell’accompagnare i giovani nel loro percorso di crescita e nella realizzazione del proprio sogno. 

Ringrazio l’Associazione per l’opportunità di condividere queste righe e dire con gioia di aver incontrato un gruppo di volontari che opera nel sociale con forti motivazioni.

All’inizio della sua azione educativa a Torino Don Bosco accolse l’invito di uno stimato sacerdote, don Giuseppe Cafasso, cappellano dei carcerati che così recitava: “Vai per le strade e senti l’urlo dei giovani”. L’obbedienza a questo suggerimento ha fatto decollare il sogno del Santo dei giovani.

La Melagrana ha fatto proprio questo esempio e, coerentemente, porta avanti le sue scelte, con particolare propensione a mantenere lo sguardo attento sulle esigenze dei giovani e la disponibilità all’ascolto e al loro accompagnamento nel faticoso cammino di crescita. Si è rivelata una scelta opportuna perché l’Associazione sa mettere al centro della proposta educativa la cura e l’inclusione, ma anche la sistematicità dell’impegno e la competenza degli operatori e volontari. Di tutto ciò ne è un esempio concreto il Centro Diurno per Minori che, nato come piccolo seme, ora si è ampliato in modo significativo.

È importante collocare questa singolare esperienza dentro alle realtà dei Salesiani di Scandicci e Firenze, che hanno iniziato un percorso di unità. Insieme è l’avverbio di speranza che stimola a condividere le forze in modo sinergico per essere efficaci nel rispondere alle esigenze dei giovani delle due città. In effetti i due poli salesiani mettono insieme un’esperienza iniziata da Don Bosco nel 1881 e ora si configurano con l’animazione di due parrocchie, due fiorenti Oratori e un istituto scolastico molto frequentati.

I ragazzi oggi cercano accoglienza e accompagnamento, soprattutto nel tempo dell’adolescenza. Sono chiamati la Generazione Z, nati e cresciuti nel nuovo millennio. Il rapporto con le nuove tecnologie è un loro elemento distintivo, sempre connessi con grande impatto sul modo di apprendere e di comunicare. Una sfida che richiede adulti che si sappiano mettere in gioco a favore di questi giovani che sono il presente-futuro. I Salesiani e le Salesiane con collaboratori e animatori, coltivando un atteggiamento di fiducia, vogliono con concretezza vivere questo sogno. I giovani hanno bisogno di sogni da realizzare e se la vita è il compimento di un sogno, vogliamo aiutare i ragazzi a realizzarlo.

Don Gino Berto, Direttore delle Comunità di Firenze-Scandicci