Progettare

“Il bene va fatto bene”, diceva don Bosco sulla scia di don Cafasso. Ecco qual è il senso profondo del progettare. Il Quadro di Riferimento per la Pastorale Giovanile Salesiana afferma che occorre «una mentalità progettuale»:

La «carità pastorale» non smette di spingere ed animare con una «intelligenza pedagogica» la prassi quotidiana. Il mondo giovanile chiede un rinnovato impegno vissuto nella costanza, con continuità e coralità dei diversi agenti educativi. È necessario, per questo, un progetto capace di continuare la “tradizione” e, nello stesso tempo di amalgamare il nuovo. Diventa essenziale capire il contributo della riflessione e della pianificazione pastorale. Don Bosco stesso, a suo tempo, ha sentito l’esigenza di dare ordine ed organicità agli interventi pedagogici.

Progettare è un atteggiamento della mente e del cuore, prima che un’opera concreta. Progettare è un processo più che un risultato, progettare è un aspetto della pastorale più che un suo atto passeggero, progettare è un percorso di coinvolgimento e di unificazione delle forze. Il progetto ha il pregio di una “carta di navigazione” e di riferimento, dove no codificati i punti di partenza e di arrivo. Il progetto non è una programmazione tecnica, né un vago insieme di idee. È una mappa che orienta la passione educativa e il servizio ai più deboli.

Ogni progetto che si rispetti ha bisogno, quindi, di una fase di analisi della situazione, nei suoi due momenti di conoscenza e di interpretazione della realtà (che in questo testo corrispondono all’ascolto e all’analisi del contesto); di una fase di progettazione, nei suoi due tempi di progettazione e realizzazione (che corrispondono ai cammini di solidarietà proposti e agli interventi specifici che sono indicati); di un momento di valutazione, necessaria sia in itinere che nella fase terminale del progetto stesso.

Nella costruzione dell’itinerario progettuale ci sembra di aver camminato in modo collegiale, con il coinvolgimento di tanti soggetti, istituzionali e non; ci si preoccuperà di rimanere in un clima di discernimento in itinere; si cercheranno strategie attente, perché sia curata con attenzione la comunicazione.

Esperienza base

Il Cairo, Alessandria e le case salesiane.

Le finalità dell’esperienza missionaria estiva sono:

  • vivere una forte esperienza di fede in stile salesiano;
  • toccare con mano la povertà e la miseria nel mondo in un contesto lontano fisicamente e culturalmente dal proprio;
  • recare il proprio aiuto concreto, inserendosi nelle attività estive ordinarie della casa salesiana di riferimento.

Altre proposte

Oratori di Betlemme e Damasco e casa di Kafroun

Nella casa di Betlemme c’è un piccolo oratorio di circa 100 bambini e pochi giovani; gli ultimi anni con grande difficoltà ha cercato di essere una presenza significativa. I bambini soprattutto durante l’estate vengono coinvolti in attività miste (cristiani e musulmani). L’oratorio in genere pone un forte accento sullo sport. Un volontario italiano dovrà avere tanta fede e voglia di vivere da trasmettere; promuovere la creatività e creare rapporti significativi. Betlemme è una città piccola ma per vari motivi molto internazionale. In comunità si comunica in italiano, per l’apostolato l’inglese potrà facilitare molto le relazioni.

Insegnanti in Egitto

La proposta dell’esperienza di volontariato è, come abbiamo precisato, una linea d’intervento del più ampio progetto missionario che unisce i Salesiani dell’Italia Centrale a quelli del Medio Oriente, in una stretta collaborazione e solidarietà, raccolte di fondi, invio di missionari, di volontari, di giovani che fanno un’esperienza di condivisione durante i mesi estivi. È a partire da questa sinergia e da questi obiettivi che è nata anche l’esperienza di insegnamento estivo della lingua italiana presso gli istituti di Rod el Farag – Cairo e Alessandria che verrà portata avanti anche per questo triennio.

Indicazioni varie

All’insegna della trasparenza ogni singola offerta sarà destinata Pro Egitto, secondo le intenzioni del donatore, ove esplicitate. Sul sito donbosco.it sarà reso pubblico il bilancio delle offerte raccolte. In base al progetto sostenuto sarà possibile anche curare un “legame” più diretto fra il donatore e la casa salesiana destinataria dell’aiuto economico.