Pastorale Giovanile
Servi dei giovani
Pastorale
perché è l’espressione multiforme di una comunità ecclesiale, nel cui nucleo animatore è presente la comunità dei consacrati salesiani, assieme a laici collaboratori, costituendo tutti insieme quella comunità ecclesiale sul territorio che esprime la sua missione evangelizzatrice attraverso le opere educative-pastorali che di volta in volta mette in campo.
Giovanile
perché al centro della sua azione sta la persona dei giovani, specialmente dei più bisognosi. Si tratta di cercare i giovani nella loro realtà. con le loro risorse e difficoltà, e scoprire le sfide dei contesti culturali, sociali e religiosi in cui vivono, dialogando con loro per proporre, attraverso la pedagogia dell’accompagnamento, un cammino di incontro vivo e comunitario con Gesù Cristo.
Salesiana
perché ha nel carisma originale ed originario di don Bosco, secondo l’ispirazione della carità educativa del Buon Pastore e della amorevolezza di San Francesco di Sales, il proprio riferimento principale, espressione della pedagogia preventiva, amabile, pronta al dialogo ed alla fiducia, la misura della propria verità ed efficacia, il metro del progettare e dell’agire.
“In ognuno di questi ragazzi
v’è un punto accessibile al bene.”
San Giovanni Bosco
Pastorale Giovanile
Progetto Educativo-Pastorale Salesiano Ispettoriale
Carissimi confratelli,
carissimi laici correponsabili e membri della Famiglia Salesiana,
carissimi giovani,
è con grande gioia che vi presento il Progetto Educativo Pastorale Salesiano della Circoscrizione Italia Centrale. È il secondo PEPSI della nostra ispettoria, dopo quello del 2011, e discende dal nostro Progetto Organico Ispettoriale del 2017. Esso chiederà poi un supplemento di riflessione a partire dal 2020, per integrare le acquisizioni del Capitolo Generale 28.
La prassi delle nostre comunità educative (CEP), avviata in questi anni, è ormai consolidata e ad oggi quasi tutte le case concepiscono la pastorale in questi termini progettuali. Occorre rendere grazie a Dio per il cammino fatto. Il PEPSI è dunque la bussola di riferimento per la progettazione pastorale delle case, ma non sottrae nessuno dal compito del discernimento, che consiste in una paziente analisi della situazione in cui ci si trova, illuminata dalla fede, nella ricerca della volontà di Dio, tra molteplici stimoli e proposte alternative. Ciò vuol dire che, tenendo a mente le scelte contenute nel progetto ispettoriale, ogni realtà locale stenderà – o aggiornerà – il suo progetto locale (PEPS) tenendo conto anche delle proprie specificità.
Credo sia importante che davvero facciamo (e facciamo fare) uno sforzo in direzione della memorizzazione degli obiettivi generali di questo progetto, perché possa davvero orientare le nostre scelte e ci dia la consapevolezza di lavorare tutti nella stessa direzione. L’attenzione ai giovani poveri, la crescita di una cultura vocazionale, una sempre maggiore corresponsabilità coi laici, l’inserimento sempre più significativo delle famiglie nella pastorale giovanile e una rinnovata e intelligente presenza nel mondo della comunicazione sociale sono gli obiettivi generali che mi pare davvero rispecchino altrettante sfide cui siamo chiamati o continuiamo ad essere chiamati.
Non saranno certamente le uniche, perciò anche questo progetto non potrà ovviamente essere esaustivo ed ha i limiti che comporta il fare delle scelte. Abbiamo cinque anni davanti e cinque grandi obiettivi, quindi idealmente uno all’anno; non sarà così matematica la divisione e sappiamo che non lo sarà né a livello ispettoriale, né locale. D’altra parte le scansioni e il darci dei tempi ci aiutano a camminare.
Per questo lavoro lungo e articolato durato oltre un anno vorrei davvero ringraziare tutti coloro che ne sono stati i protagonisti; sono state coinvolte tutte le commissioni e le consulte, perciò c’è stata la possibilità di coinvolgimento di tanti confratelli e laici. Se è vero che la forza di un progetto sta anzitutto nel processo che ha portato alla sua stesura, allora possiamo proprio essere orgogliosi già adesso di questo lavoro.
Sono anche sicuro che le preghiere di tante persone hanno contribuito a mantenere costantemente la presenza dello Spirito nell’accompagnamento del processo. Maria Ausiliatrice e Don Bosco benedicano e accompagnino adesso tutti noi nella attuazione di quanto scritto in queste pagine.
Con affetto in don Bosco
Roma, 16 agosto 2019
Anniversario della nascita di don Bosco
Don Stefano Aspettati
Contatti
Il delegato di Pastorale Giovanile
don Andrea Lupi
pastoralegiovanileicc@donbosco.it
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