E’ partito con il mese di dicembre il Servizio Civile Digitale: un’opportunità per i giovani di operare sul territorio per accogliere e guidare coloro che hanno bisogno di supporto nell’utilizzo delle tecnologie. L’obiettivo di questo programma è quello di formare una nuova generazione di cittadini con competenze anche nel settore digitale, capaci di supportare la modernizzazione e la diffusione delle tecnologie informatiche sia negli ambiti della pubblica amministrazione sia nel contesto sociale in generale.
Tra i diversi obbiettivi del Servizio Civile Digitale c’è la necessità di colmare il divario digitale esistente tra le diverse aree del Paese e tra le diverse fasce d’età dei cittadini. Per questa ragione i progetti ideati hanno un impatto positivo sull’inclusione sociale, creando opportunità per tutti, anche per coloro che potrebbero essere esclusi dal mondo digitale.
Chi siete?
Ciao a tutti, mi chiamo Valentina Calvanese e ho studiato cinema e televisione, un campo che mi ha sempre affascinata per la sua capacità di raccontare storie ed emozioni in modo unico. Il cinema ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita, e il mio amore per i film si è evoluto nel tempo, portandomi a scoprire in particolare il cinema giapponese, che trovo incredibilmente affascinante per la sua profondità, il suo simbolismo e la sua estetica particolare.
Sono una persona piuttosto timida, ma dentro di me c’è una forte determinazione a raggiungere i miei obiettivi, che mi spinge a superare le difficoltà e a perseguire con passione ciò che mi interessa. Credo che la crescita personale passi anche attraverso il coraggio di mettersi in gioco, di affrontare nuove sfide e di aprirsi a nuove esperienze. Amo viaggiare e scoprire il mondo, esplorare culture diverse, conoscere persone e vivere esperienze che arricchiscano la mia visione della vita. Ogni viaggio per me è un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo, per crescere e per ispirarmi a livello personale e professionale.
Ciao, mi chiamo Claudia De Cupis e sono laureata in Storia dell’Arte. Sono sempre stata affascinata dal mondo dell’arte, dalla sua capacità di raccontare storie, evocare emozioni e connettere le persone attraverso i secoli. Mi considero una persona empatica ma anche molto concreta, con un forte desiderio di unire la mia passione con attività pratiche che abbiano un impatto positivo. Ho imparato quanto sia importante saper trasmettere le proprie competenze agli altri, e credo fermamente che l’arte sia un potente strumento di connessione tra le persone, capace di abbattere barriere culturali e di stimolare riflessioni profonde.
Amo condividere quello che so e credo che ogni esperienza possa essere un’opportunità di crescita. Sono sempre alla ricerca di nuovi modi per imparare e per contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale. Inoltre, ho intenzione di proseguire i miei studi sulla museologia, poiché sono convinta che i musei possano essere luoghi aperti a tutti, spazi in cui ogni individuo, indipendentemente dalla sua provenienza o background, possa sentirsi accolto e stimolato.
Perché avete scelto il servizio civile?
V: Mi piace fare il servizio civile digitale perché mi dà l’opportunità di coniugare la mia passione per la tecnologia con il desiderio di fare una differenza concreta nella vita delle persone. Lavorare con gli anziani, in particolare, è qualcosa che mi interessa molto. Trovo che sia estremamente gratificante poter offrire loro un supporto che li aiuti a sentirsi più sicuri e a loro agio nel mondo digitale, che oggi è così fondamentale.
Credo nel valore del condividere conoscenze e competenze, e attraverso il servizio civile digitale, posso fare proprio questo. Amo poter trasmettere le mie capacità tecnologiche a chi, per diversi motivi, non ha avuto l’opportunità di svilupparle in passato. Vedere come una persona anziana possa sentirsi più autonoma, consapevole e connessa grazie a un semplice strumento digitale, mi dà una grande soddisfazione. Ogni piccolo progresso e ogni sorriso mi motivano a continuare su questa strada, convinta che anche le piccole azioni possano avere un impatto profondo nella vita degli altri.
C: Ho scelto di lavorare per un progetto sul Servizio Civile Digitale perché credo fermamente nell’importanza dell’innovazione tecnologica come strumento di inclusione e crescita per la società. Viviamo in un’epoca in cui la digitalizzazione sta trasformando profondamente ogni aspetto della nostra vita quotidiana, e sono convinta che sia fondamentale offrire a tutti l’opportunità di accedere a questi strumenti in modo consapevole e responsabile.
Il Servizio Civile Digitale mi permette di unire la mia passione per la tecnologia con il desiderio di rendere la cultura e i servizi pubblici più accessibili a tutti, indipendentemente dalle competenze digitali iniziali. Ritengo che il digitale possa abbattere barriere, offrire nuove opportunità di apprendimento e favorire la partecipazione attiva alla vita civica e sociale. Inoltre, sono motivata dall’opportunità di contribuire a progetti che possano avere un impatto positivo sulla comunità, utilizzando il mio background e le mie competenze per sensibilizzare, educare e supportare le persone nell’approccio al mondo digitale. Lavorare in questo ambito mi consente di mettermi al servizio della collettività, favorendo la crescita di una società più inclusiva e preparata per le sfide del futuro.
Di cosa vi occupate in particolare?
Il nostro obiettivo è quello di abbattere le difficoltà tecnologiche che spesso si incontrano, specialmente da parte degli anziani, dei giovani, degli stranieri e anche dei volontari che operano nel sociale. Lavoriamo per creare materiale didattico che spieghi la tecnologia in modo semplice e comprensibile, affinché ogni persona, indipendentemente dalla sua età, formazione o origine, possa avere accesso agli strumenti digitali e sentirsi più autonoma e sicura nell’utilizzarli.
Ci entusiasma l’idea di poter contribuire a un mondo più inclusivo, dove la tecnologia non sia vista come un ostacolo, ma come un’opportunità. Ogni volta che riusciamo a rendere qualcuno più consapevole del mondo digitale, a facilitare il suo approccio a strumenti come il computer, lo smartphone o internet, sentiamo di aver fatto una piccola, ma significativa, differenza nella sua vita. Vedere una persona, che inizialmente si sentiva intimidita dalla tecnologia, fare progressi è una delle soddisfazioni più grandi che possiamo avere.
Inoltre, ci occupiamo anche della parte comunicativa del nostro ente: siamo convinte che una comunicazione chiara ed efficace sia fondamentale per sensibilizzare il pubblico sui nostri progetti e coinvolgere sempre più persone in questa causa. E, infine, apprezziamo molto i momenti di condivisione che ci offrono piccole pause durante la giornata. È in questi momenti che la nostra motivazione si rinnova e ci sentiamo ancora più uniti nel nostro lavoro. Questa esperienza di servizio civile digitale non solo ci consente di dare il nostro contributo alla comunità, ma ci permette anche di crescere, di imparare, e di sviluppare nuove competenze per affrontare le sfide del futuro.